Durante il sesto giorno di navigazione il vento era contrario anche se il tempo era calmo. I marinai gettarono l’ ancora e stettero lì 8 giorni, finché la mattina dell’ ottavo giorno il vento iniziò a diventare sempre più forte. Verso mezzogiorno il mare già copriva una parte del ponte di prua, infatti, il capitano fece gettare anche l’ ancora grande. La nave oscillava paurosamente. In questo momento la tempesta diventò davvero terribile: tutti erano terrorizzati e allo stesso tempo sorpresi. Il capitano controllava il lavoro che i marinai facevano tentando di salvare la nave e intanto pregava mormorando. Robinson Crusoe non aveva mai visto uno spettacolo così orribile: le onde del mare erano altissime, 2 navi intorno alla loro erano pesantemente cariche, un'altra più lontano stava affondando e altre 2 stavano andando a largo. Il secondo e il nostromo convinsero il capitano a tagliare l’ albero di trinchetto; dopo però l’ albero maestro inizio a far ondeggiare la nave così tanto che dovettero tagliare anche quello. Tutti erano terrorizzati ma il peggio non era ancora venuto e la tempesta continuo finché di notte, uno degli uomini di guardia disse che si era formato un foro nella nave e un altro disse che l’ acqua nella stiva era alta 24 piedi. Il comandante, allora, mandò tutti gli uomini alla pompa. Robinson Crusoe sveni e quando si svegliò, nella sua cabina, andò a remare anche lui. Le navi carboniere non resistevano più alla tempesta e il capitano sparò un colpo di cannone in segno di pericolo. Robinson Crusoe, colto di sorpresa, svenne di nuovo e stavolta nessuno lo risvegliò, anzi, alcuni pensarono che fosse morto. Nella nave lavoravano ancora ma l’ acqua aumentava nonostante gli sforzi. Ormai era certo che la nave affondasse anche se la tempesta stava diminuendo. Il capitano continuò a far sparare il cannone di soccorso finché non arrivò un piccolo veliero che calò una scialuppa. La scialuppa si avvicinò ma era impossibile scendere. Allora i vogatori calarono una corda così che tutti potessero scendere. Una volta che tutti furono sulla scialuppa videro la nave che se ne andava obliquamente verso la costa di Winerton Ness.
venerdì 26 maggio 2017
Robinson Crusoe - il naufragio, Marco Plantamura
Durante il sesto giorno di navigazione il vento era contrario anche se il tempo era calmo. I marinai gettarono l’ ancora e stettero lì 8 giorni, finché la mattina dell’ ottavo giorno il vento iniziò a diventare sempre più forte. Verso mezzogiorno il mare già copriva una parte del ponte di prua, infatti, il capitano fece gettare anche l’ ancora grande. La nave oscillava paurosamente. In questo momento la tempesta diventò davvero terribile: tutti erano terrorizzati e allo stesso tempo sorpresi. Il capitano controllava il lavoro che i marinai facevano tentando di salvare la nave e intanto pregava mormorando. Robinson Crusoe non aveva mai visto uno spettacolo così orribile: le onde del mare erano altissime, 2 navi intorno alla loro erano pesantemente cariche, un'altra più lontano stava affondando e altre 2 stavano andando a largo. Il secondo e il nostromo convinsero il capitano a tagliare l’ albero di trinchetto; dopo però l’ albero maestro inizio a far ondeggiare la nave così tanto che dovettero tagliare anche quello. Tutti erano terrorizzati ma il peggio non era ancora venuto e la tempesta continuo finché di notte, uno degli uomini di guardia disse che si era formato un foro nella nave e un altro disse che l’ acqua nella stiva era alta 24 piedi. Il comandante, allora, mandò tutti gli uomini alla pompa. Robinson Crusoe sveni e quando si svegliò, nella sua cabina, andò a remare anche lui. Le navi carboniere non resistevano più alla tempesta e il capitano sparò un colpo di cannone in segno di pericolo. Robinson Crusoe, colto di sorpresa, svenne di nuovo e stavolta nessuno lo risvegliò, anzi, alcuni pensarono che fosse morto. Nella nave lavoravano ancora ma l’ acqua aumentava nonostante gli sforzi. Ormai era certo che la nave affondasse anche se la tempesta stava diminuendo. Il capitano continuò a far sparare il cannone di soccorso finché non arrivò un piccolo veliero che calò una scialuppa. La scialuppa si avvicinò ma era impossibile scendere. Allora i vogatori calarono una corda così che tutti potessero scendere. Una volta che tutti furono sulla scialuppa videro la nave che se ne andava obliquamente verso la costa di Winerton Ness.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento