lunedì 15 maggio 2017

Le foreste - Diana Aciu

Le foreste
 
In tutte le tradizioni popolari europee si parla delle foreste.

Durante la preistoria il 90% del territorio europeo era ricoperto da foreste. Esse cominciarono a essere distrutte a causa dell'agricoltura. Il legno era necessario per costruire abitazioni e fare il fuoco.

Nel Medioevo, le foreste ripresero spazio ma dopo il Mille la deforestazione riprese.

Più tardi, per il crescente processo di industrializzazione accompagnato dall'aumento di terre coltivate e insediamneti umani, le foreste si riducevano, e quindi cresceva anche il desiderio di protreggere le forste.

Negli ultimi decenni in Europa l'area forestale è aumentata tornando a occupare circa un terzo del territorio.

In Italia l'area forestale è concentrata prevalentemente nelle zone alpine e appenniniche.

Le foreste europee non sono distribuite equamente su tutto il territorio e continuano a esserci zone dove l'attività di disboscamento è ancora molto praticata.

Solo una parte è costituita da foreste primarie, cioè sono boschi dove l'uomo non è andato contaminare.

L'inquinamento atmosferico è un pericolo: il suolo non riesce a nutrire gli alberi; il fenomeno; "la morte delle Foreste" si  manifesta con sintomi quali lo scolorimento e la caduta delle di aghi e foglie, danni alle radici e mancata crescita delle piante giovani.
Un altro pericolo sono gli incendi spesso causati dall'uomo (dolosi),i bruschi cambiamenti climatici e i parassiti che vanno a infettare i corpi delle piante. Un bosco non tornerà mai all'aspetto che aveva prima dell'intervento dell'uomo.

Preservare le Foreste non deve essere un'attività di innaturale imbalsamazione, ma un'attenzione volta a far sì che questo mondo possa evolvere e mutare in modo naturale.

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